Non è casuale che la nostra cassa porti nel proprio nome il termine “SOLIDARIETA’”, è infatti su questo importante valore che è stata concepita, costituita e gestita.
Questa dichiarazione non è uno slogan, è un fatto.
Fondo di dotazione
Lo Statuto prevede che sia costituito un fondo denominato “Dotazione CSA”, dedicato agli interventi solidaristico-umanitari (quelli che noi chiamiamo “Interventi Straordinari”). Tale fondo è vincolato: significa che può essere utilizzato per pagare gli Interventi Straordinari o altri contributi assimilabili, dal 2022 è utilizzato anche per il Contributo alle famiglie con Disabili. Ovviamente l’entità del fondo varia di anno in anno a seconda di quanto esce per gli interventi e quanto viene integrato annualmente.
Con il fondo “Dotazione CSA” è possibile sostenere gli associati con contributi proporzionati alla gravità dei singoli problemi, e spesso si sono dimostrati risolutivi. Ci piace ricordare una storia fra tutte; un socio affetto da malattia degenerativa costretto a lavorare part time ha avuto un sostegno al reddito nel tempo per un ammontare superiore ad 80.000 €.
I casi vengono discussi in Consiglio di Amministrazione e la delibera avviene dopo una attenta ed approfondita istruttoria.
Per scelta, la CSA, non ha mai pubblicizzato in alcun modo questi interventi, che perciò sono passati sotto silenzio tenendo nascosto il loro elevato valore etico.
E’ nostra volontà e nostro interesse far sì che tutti i Soci abbiano un’informazione completa sull’attività “nobile” ancorché silenziosa della propria associazione.
Interventi straordinari
Dal grafico soprastante si evincono gli importi erogati annualmente dalla CSA finalizzati a Interventi Straordinari.
Spese Sanitarie
La CSA però non si limita ad operare solo in contesti straordinari, che statisticamente interessano solo un esiguo numero di associati, ma interviene anche nel settore della Spesa Sanitaria, spesa che incide significativamente sul bilancio famigliare e che in futuro, data l’involuzione che sta subendo il welfare, rischia di aggravarsi drammaticamente (a questo proposito la curva del grafico ci sembra particolarmente illuminante…).
Consideriamo pertanto strategica l’azione svolta dalla CSA nell’ erogare contributi a fronte delle più frequenti e/o onerose voci della spesa sanitaria quali; visite specialistiche, diagnostiche strumentali, cure dentarie, ausilii ortopedici e lenti da vista, logopedia, oppure, come nel caso delle prestazioni terapeutiche fisioterapiche per far fronte ad un’esigenza peculiare dei nostri associati che soffrono frequentemente di patologie correlate alla ripetitività dei movimenti ed alla criticità della postura tipica del lavoro in una fabbrica di occhiali.
Assegno di maternità
Dal 1999 la CSA eroga un assegno di maternità una tantum per ogni figlio nato o adottato. Tale contributo non può certo essere considerato un incentivo contro la denatalità: è comunque un aiuto concreto e immediato per le spese che un nuovo figlio comporta.
Fino al 2015 l’importo dell’assegno era di € 300, dal 2016 è cambiata totalmente la filosofia dell’assegno di maternità, ora calcolato in base all’ISEE, può arrivare fino a € 1.500 per ogni evento.
Apparecchi ortodontici
Dal 2008, la CSA eroga contributi per spese correlate all’applicazione di apparecchi ortodontici. Sono cure caratterizzate da costi importanti e da tempi lunghi (anche pluriennali); per queste peculiarità era necessario prevedere un regolamento ad hoc che superasse i vincoli del regolamento Spese Sanitarie non adeguato alla bisogna. Inoltre, per la prima volta in ambito CSA, è stato introdotto un importante principio di equità secondo cui chi più ha bisogno più riceve: in parole povere il contributo è inversamente proporzionale all’ISEE del richiedente e nei casi di maggior bisogno, potrà raggiungere l’81% della spesa sostenuta. Negli anni successivi i contributi sono stati estesi anche alle spese per le protesi totale per arcata (c. d. dentiere).
Spese universitarie
Non sempre si ha la fortuna di abitare a breve distanza dalla sede universitaria. Spesso la posizione periferica rispetto all’università comporta delle difficoltà logistiche che si tramutano in costi da sostenere per le famiglie. Avere uno o più figli all’università significa fare fronte a spese quali trasporti, vitto e alloggio oltre al normale esborso per le tasse universitarie e l’acquisto dei testi.
A partire dall’anno accademico 2010/11, la Cassa Solidarietà dà un sostegno economico che vuole anche essere un incoraggiamento per tutte quelle famiglie che vogliono dare ai propri figli un’istruzione per affrontare in modo adeguato il mondo del lavoro. Il contributo viene erogato in base al rendimento scolastico in termini di crediti acquisiti ed all’ISEE del richiedente.
Contributi ausili per disabilità
Anche la presenza di un disabile in famiglia comporta spese supplementari che possono essere molto significative. Dall’esercizio 2012 l’azione della Cassa Solidarietà si è concentrata sui contributi per l’acquisto di ausili per disabilità. I beneficiari sono quelle persone, per cui l’acquisto di un ausilio è soggetto ad un contributo da parte del Servizio Sanitario Nazionale; la CSA interviene sulla quota eccedente, a carico del paziente, sempre in base all’ISEE del richiedente, il contributo può arrivare a 1.500 Euro
Spese scolastiche
Nel 2019 abbiamo messo in campo, dopo un’attenta analisi dei bisogni delle famiglie, il contributo per le spese scolastiche, rette, mense, trasporto, doposcuola, concentrato nelle fasce che vanno dal nido alle scuole medie. Sapendo che il numero di richieste sarebbe stato numerosissimo abbiamo optato per un budget annuo da suddividere fra tutti i richiedenti. Per il 2021 €25.000 e per il 2020 €35.000 e per il 2021 €45.000.
Naturalmente tutti utilizzati visto che le richieste presentate erano per importi più che doppi.
Spese funebri
Dal 2018 la CSA eroga un contributo una tantum a fronte di spese funebri sostenute in prima persona da uno dei seguenti soggetti per il decesso di uno degli stessi:
Socio, Coniuge, Convivente di fatto iscritto all’anagrafe come tale, Persona unita civilmente con il Socio, Figli conviventi o non conviventi purché fiscalmente a carico.
Il contributo calcolato in base all’ISEE può arrivare a 1.500 Euro per evento.
Contributo alle famiglie con disabili
La novità del 2022. La CSA, in linea con la filosofia solidaristica che la contraddistingue, offre un contributo economico, ai nuclei familiari al cui interno si trovino persone con disabilità o handicap.
Il contributo calcolato in base all’ISEE può arrivare a 1.500 Euro.
QUOTA ASSOCIATIVA
Uno dei fattori che possono influire nella scelta di iscrizione alla CSA è il costo. La quota associativa è annuale, ma per praticità viene divisa in ratei mensili e trattenuta in busta paga (tredicesima esclusa). Il rateo mensile (in vigore dal 1 gennaio 2021) è così strutturato:
QUOTA LORDA LUXOTTICA € 4.08
QUOTA NETTA LUXOTTICA € 3.06 circa
QUOTA NETTA SOCIO € 8.94 circa
TRATTENUTA NETTA IN BUSTA € 12.00
Come si può evincere dalla tabella, Luxottica partecipa con un contributo significativo; tale quota è stata determinata tramite accordo sindacale con la contrattazione integrativa aziendale. Viene accreditata al Socio, mensilmente, in busta paga; è evidenziata nella colonna “competenze”. Invece la quota a carico dell’associato viene stabilita dall’Assemblea Ordinaria dei Soci che si svolge ogni anno. Qualora non sia possibile effettuare una o più trattenute mensili per mancanza di imponibile dovuta ad assenze non retribuite (aspettative, congedi…), queste saranno trattenute con la prima retribuzione utile.
ANDAMENTO ISCRITTI
La Cassa Solidarietà Aziendale Lavoratori Luxottica è uno strumento di welfare contrattato molto apprezzato dai dipendenti, che ne beneficiano in misura sempre crescente. Cresce anche fra i non iscritti la consapevolezza della sua importanza, lo dimostra il seguente grafico da cui possiamo evincere che anche in presenza di un pacchetto welfare aggiuntivo, diverso dalla CSA il numero di adesioni è cresciuto nel tempo.